Pre-Jack
06 | 09 | 2021
Un LUTTO, così come l’esordio di una malattia CRONICA,
lo senti maggiormente quando rientri nella quotidianità.
Quando rapporti la “mancanza” con gli oggetti e i gesti quotidiani.
Quella persona che manca lascia lo strascico di una normalità che pian pianino si dovrà sciogliere nella nuova trama, di questa nuova vita.
La stessa cosa capita anche con l’esordio di Jack (il diabete tipo 1).
Quella vita PRE JACK,
inizia a fare a pugni con la nuova quotidianità.
L’insulina prima dei pasti,
la misurazione prima dell’insulina,
i conteggi prima dei pasti,
il controllo prima dello sport,
della passeggiata,
dell’amore.
E tutti questi nuovi gesti cercano di legarsi con quella nuova pelle di cui disponiamo.
La nuova vita che si inserisce tra il prima ed il dopo.
Il lutto, la perdita, si sentono nei riti che non ci sono più.
La telefonata quotidiana,
il pranzo del martedì,
il suono del clacson passando di fronte casa,
la perdita è nelle piccole cose.
Il cambiamento è nei gesti.
Ci vuole rispetto nell’inserire una nuova dinamica,
nel dare al tempo la possibilità di oliare i meccanismi,
nell’accettarsi durante il cambiamento.
Così come nell’esordio di una cronicità.
Molto spesso mi ritrovo a leggere delle domande,
“ma tu l’hai GIA’ accettato il diabete?”
Non esiste un tempo per questo.
Non esiste un limite entro il quale l’accettazione arriva.
Ci siamo noi,
con gli inciampi,
le capriole,
i salti in alto,
le buche,
i traguardi quotidiani,
la comprensione di un gesto.
Non c’è un tempo giusto.
C’è il nostro tempo,
che dovrà passare attraverso mille peripezie.
E ci si capirà.
Ci si ritroverà.
Teniamoci la mano,
con amore.
P.s. a maggior ragione, le persone che hanno scritto i messaggi a
@diabetiamo20.21
Sulle iniezioni di insulina in pubblico, dovrebbero rendersi conto dell’immenso lavoro dietro a quella singola iniezione.