Non sei solo

28 | 09 | 2021

Dopo l’esordio di diabete tipo 1, sono crollata.

“Cosa mi ha spinto ad aprire la pagina”,
mi ha chiesto oggi la mia psicologa.
Qual è stata la motivazione,
la spinta,
il bisogno che mi ha fatto dire,
ora apro una pagina Facebook.
Mi sentivo smarrita,
sola,
infreddolita.

Avevo appena visto un film ( To the Bone – Netflix) , la cui protagonista aveva trovato nella mancanza di cibo, il suo modo per auto distruggersi.
Trovavo in quella ragazza una similitudine molto forte, perché io, come lei avevo trovato un modo per scomparire.
Togliendo l’insulina.
Ed il suo arrivare alla cenere per rinascere è stato per me trovarmi senza respiro una notte di metà dicembre.
E così, presa dal bisogno di capire se fossi l’unica al mondo a sentirmi così dispersa, scelsi di ricorrere ai social network.
Nella speranza di trovare altre “luci disperse” esattamente come me.
Decisi di chiamarla “la vita di un’altra” perché il mio involucro era cambiato.
La mia pelle, le mie ossa, il mio dentro avevano preso una forma diversa.
L’esordio mi aveva cambiata.
Ancora non sapevo che avrei trovato occhi, braccia e gambe pronte ad accogliermi.
Ancora non sapevo che avrei trovato me stessa tra gli occhi degli altri.
Bastava alzare lo sguardo.
Ed eravate tutti lì.
Eravamo tutti lì.
Siamo soli finché vogliamo esserlo.
Finché il tempo non si esaurisce.
Finché il tempo lo richiede.
Per guardarci dentro e fare il salto.
Alzare gli occhi e meravigliarci dell’amore.
Perché nonostante tutto, il mondo ne è ricolmo.
E siamo qui.
Siete qui.
Dopo l’esordio di diabete tipo 1.
Non sei solo,
Alza gli occhi.
E fai il salto.
Con amore.

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